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Ord. P.C.M. 28/04/2006, n. 3519

Criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e per la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone.
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[Premessa]

Il Presidente del Consiglio dei Ministri


Visto l’art. 5, comma 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;

Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e, in particolare, l’art. 93, comma 1, lettera g), concernente le funzioni mantenute allo Stato in materia di criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche e di norme tecniche per le costruzioni nelle zone medesime, nonché l’art. 94, comma 2, l

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Art. 1.

1. Ai fini dell’individuazione delle zone sismiche e della formazione e dell’aggiornamento degli elenchi delle medesim

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ALLEGATO

1.A - Criteri per l’individuazione delle zone sismiche e la formazione e l’aggiornamento degli elenchi delle medesime zone

In relazione alle Norme Tecniche per le Costruzioni approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 14 settembre 2005, (punto 3.2.2 calcolo della azione sismica) sono individuate quattro zone, caratterizzate da quattro diversi valori di accelerazione (ag) orizzontale massima convenzionale su suolo di tipo A, ai quali ancorare lo spettro di risposta elastico.

a) Ciascuna zona è individuata mediante valori di accelerazione massima del suolo ag con probabilità di superamento del 10% in 50 anni, riferiti a suoli rigidi caratterizzati da Vs30 > 800 m/s, secondo lo schema seguente:


zona

accelerazione con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni [ag]

accelerazione orizzontale massima convenzionale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico [ag]

1

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