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Rivista online e su carta in tema di
- Opere e lavori privati e pubblici
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- Professioni tecniche
ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
La gestione delle terre e rocce da scavo
- Chiara Scardaci
- Veronica Navarra
- Eugenio Onori
- Enzo Taroni
- Alberto Odoardi
- Marco Ferraro
- Marcello Cruciani
La gestione delle terre e rocce da scavo
E-BOOK DI 120 PAGINE IN FORMATO PDF
EDIZIONE NOVEMBRE 2014
AGGIORNATA CON IL D.L. 133/2014 (SBLOCCA ITALIA DOPO LA CONVERSIONE IN LEGGE)
CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI AL SITO WWW.LEGISLAZIONETECNICA.IT O AGLI ADERENTI AD UNA DELLE "FORMULE RISPARMIO".
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PREFAZIONE DELL’EDITORE
Da tempo era nei piani della Casa Editrice da me diretta la pubblicazione di un lavoro che portasse luce nella complessa ed intricata materia della qualificazione giuridica e della gestione operativa delle terre e rocce da scavo e dei materiali provenienti da costruzioni e demolizioni.
I continui mutamenti ed aggiustamenti del quadro normativo sul tema intervenuti negli ultimi anni - non sempre caratterizzati da chiarezza e linearità - hanno infatti generato una situazione di oggettiva incertezza, nella quale è spesso arduo porre in essere comportamenti sicuramente corretti; a ciò conseguono concreti rischi per gli addetti ai lavori di incorrere in violazioni e sanzioni, inefficienze e spreco di risorse pubbliche, contenzioso.
È dunque grande la soddisfazione nel presentare quest’Opera, che coniuga gli aspetti giuridici e tecnico-amministrativi della disciplina, e fornisce un quadro chiaro e corretto - alla luce della normativa ma soprattutto delle copiose e non sempre concordi interpretazioni in giurisprudenza e prassi amministrativa - ed innumerevoli suggerimenti pratici a beneficio degli operatori “sul campo”.
Un risultato reso possibile grazie all’impegno, alla passione, ed alle conoscenze e competenze professionali, che gli Autori hanno voluto mettere a disposizione della comunità giuridica e tecnica.
A loro, il più sincero e sentito ringraziamento.
Le ultime novità sulla materia oggetto di questo lavoro risalgono a pochi giorni prima della sua messa in produzione.
È infatti stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. 12/09/2014, n, 212), il D.L. 12/09/2014 n. 133, cosiddetto “decreto sblocca Italia”.
Il provvedimento, recante “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive” contiene diverse misure volte ad accelerare la realizzazione di infrastrutture e ad attrarre i capitali privati, considerato il grave contesto di crisi economico-finanziaria che il nostro Paese sta attraversando.
Tra queste, al fine di agevolare la realizzazione di interventi che comportano la gestione di terre e rocce da scavo, l’articolo 8 rinvia ad un decreto del Presidente della Repubblica l’adozione di nuove disposizioni di riordino e di semplificazione della materia in base ai seguenti principi e criteri direttivi ivi indicati.
In particolare:
- coordinamento formale e sostanziale delle disposizioni vigenti, apportando le modifiche necessarie per garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa e per adeguare, aggiornare e semplificare il linguaggio normativo;
- previsione di specifici criteri e limiti qualitativi e quantitativi per il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo;
- indicazione esplicita delle norme abrogate, fatta salva l'applicazione dell'art. 15 delle preleggi;
- proporzionalità della disciplina all’entità degli interventi da realizzare;
- divieto di introdurre livelli di regolazione superiori a quelli previsti dall’ordinamento europeo ed, in particolare, dalla direttiva 2008/98/UE;
- razionalizzazione e semplificazione del riutilizzo nello stesso sito di terre e rocce da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni, finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture, con esclusione di quelle provenienti da siti contaminati;
- garanzia di livelli di tutela ambientale e sanitaria almeno pari a quelli attualmente vigenti e comunque coerenti con la normativa europea.
C’è da augurarsi che questa possa rappresentare l’occasione per porre finalmente un punto fermo alla disciplina in materia, risolvere le numerose criticità - puntualmente segnalate in questa pubblicazione - e fornire stabilità e certezze agli operatori, e non invece apportare ulteriori elementi di incertezza ed instabilità in un quadro che sembrava finalmente aver raggiunto un equilibrio, per quanto precario.
Nel frattempo proponiamo la lettura di questo lavoro, certi che possa rappresentare, ora e nel futuro, un prezioso punto di riferimento per un corretto e consapevole operare.
La pubblicazione sarà mantenuta costantemente e tempestivamente aggiornata, con le novità che interverranno a seguito della conversione in legge del citato D.L. 133/2014 e della emanazione del decreto di riordino ivi previste, con i futuri sviluppi delle interpretazioni in giurisprudenza e prassi amministrativa, e con quant’altro si renderà necessario.
Grazie dell’attenzione, buona lettura.
Dino de Paolis
(Direttore Editoriale Legislazione Tecnica)
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