Circ.Min. LL.PP. 07/03/1980, n. 320

In relazione al dettato degli artt. 3 e 38 della Costituzione italiana, che sanciscono la sostanziale uguaglianza di tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni sociali e personali, il D.P.R. 27-4-1978, n. 384 R ha regolamentato i contenuti dell’art. 27 della legge 30-3-1971, n. 118 R , concernente l’abbattimento delle "barriere architettoniche", cioè l’eliminazione e l’attenuazione degli impedimenti strutturali che ostacolano il movimento delle persone con ridotte o impedite capacità motorie.

In particolare, il titolo II, artt. 3, 4, 5, 6 del suddetto D.P.R. n. 384, tratta dei percorsi pedonali, dei parcheggi, della sosta, della circolazione e dello speciale contrassegno da apporre sui veicoli degli invalidi per poter usufruire di particolari facilitazioni.

In merito, è opportuno evidenziare che, in linea generale, le amministrazioni comunali sono tenute a privilegiare nei centri abitati il trasporto pubblico ed a vincolare conseguentemente l’uso dei veicoli privati.

Tuttavia, poiché i veicoli di trasporto collettivo si rivelano di fatto, per le persone con problemi mot