Deliberaz. C.R. Liguria 19/11/2018, n. 22

IL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA

VISTA la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 con la quale è stato modificato il Titolo V della Costituzione e, in particolare, gli articoli 117 e seguenti, i quali hanno ricompreso la materia del commercio tra quelle di competenza esclusiva regionale, in quanto materia rientrante tra quelle cosiddette residuali;

VISTA, altresì, la legge regionale 2 gennaio 2007, n. 1 (Testo unico in materia di commercio) e successive modificazioni e integrazioni con la quale è stata disciplinata tutta la materia del commercio articolata nelle seguenti materie:

a) il commercio al dettaglio e all'ingrosso in sede fissa;

b) il commercio su aree pubbliche;

c) la vendita della stampa quotidiana e periodica;

d) la somministrazione di alimenti e bevande;

e) la distribuzione dei carburanti;

f) le forme speciali di commercio al dettaglio;

g) i centri di telefonia in sede fissa;

VISTO, in particolare:

PREMESSA

La vendita della stampa quotidiana e periodica non è solo una mera attività commerciale ma un servizio a tutti gli effetti a favore del territorio nel suo complesso.

È certo che per il suo espletamento è indispensabile la partecipazione sinergica e coordinata di tutta una pluralità di soggetti operanti nel settore: editori, giornalisti, tipografi grafici, distributori, rivenditori.

È una tipologia di servizio che richiede un livello di professionalità molto elevato dato che, come detto, si tratta di un settore che ha come oggetto principale un prodotto particolarmente delicato quale quello editoriale.

Un punto vendita di stampa oggi si è trasformato in un diffusore di cultura e non soltanto in un mero divulgatore di informazioni.

La profonde trasformazione della società nell'era della comunicazione virtuale, dell'informatizzazione e dell'automazione richiede, infatti, un adeguamento costante e continuo al fine di fornire e garantire ai cittadini, una pluralità di strumenti di informazione.

Le rivendite di stampa quotidiana e periodica non solo mettono a disposizione, come da tradizione le testate di giornali e riviste ma è, infatti, possibile reperire, una vasta gamma di pluralità di libri, CD, nonché prodotti di approfondimento culturale nei vari comparti editoriali compresi, anche e soprattutto, quelli inerenti l'informatica ed internet.

Vi si aggiungano tutta una serie di utilissimi servizi a disposizione del cittadino-consumatore che caratterizzano ed identificano "l'utilità sociale" di tali strutture.

Il quadro normativo che attualmente risulta governare questo importante settore dell'economia nazionale parte dal 1998 (d.lgs. 114/98 che contiene le disposizioni in materia di commercio e che ha costituito la prima fase di liberalizzazione, per passare al 2001 (con il D.Lgs. 170/2001, specifico per il settore editoria), alla L. 248/2006 e alla L. 133/2008, tutte normative caratterizzate dall'affermazione dei principi di "liberalizzazione" anche alla luce e a seguito dei noti interventi da parte della Commissione Europea (con le famose Procedure di Infrazione su diversi ambiti delle attività economiche), per arrivare ai vari decreti legge, convertiti in leggi, del 2011 e 2012 sempre in tema di liberalizzazione delle attività commerciali.