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Sent. C. Stato 29/05/1995, n. 374

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1. Edilizia ed urbanistica - Programma di fabbricazione - Variante - Approvazione - Poteri della Regione - Estensione.
1. La Regione, in sede di approvazione di una variante al programma di fabbricazione, ha da un lato poteri più forti ed incisivi, tenuto conto della particolare struttura del p.d.f. - che, sebbene equiparato a tutti gli effetti al P.r.g. dopo l'introduzione della L. 6 agosto 1967 n. 765, conserva tuttavia ancora significative peculiarità dovute anche alle caratteristiche del piano stesso, che è immediatamente esecutivo e privo di strumenti urbanistici di terzo livello (come il piano particolareggiato, il piano di lottizzazione, il p.e.e.p.) - dall'altro vede ristretta l'area di intervento perché, delle tre ipotesi dell'art. 10 2° comma L. 17 agosto 1942 n. 1150, solo nell'ultima, quella relativa alle modifiche indispensabili di cui ai punti b), c) e d), è consentito all'Amministrazione regionale di poter introdurre modifiche al p.d.f. adottato dal Comune, ai sensi dell'art. 36 terzo comma legge urbanistica.

1. Ved. C. Stato IV 24 giugno 1975 n. 611 [R=WCS24G75611] e 15 maggio 1973 n. 555.[R=W15MA73555] 1a. Come nota 1a. a Cass. 20 aprile 1995 n. 4464.R
L. 17 agosto 1942 n. 1150, art. 10R, L. 6 agosto 1967 n. 765 R

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