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Sent. C. Stato 12/03/1996, n. 247

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1. Edilizia ed urbanistica - Abusi - Misure repressive - Motivazione.
1. L'adozione delle misure sanzionatorie in presenza di un abuso edilizio è un atto sostanzialmente vincolato da parte dell'Amministrazione, per cui questa non è tenuta a fornire una particolare motivazione a sostegno dell'ordine di demolizione del manufatto abusivo, essendo tale ordine sufficientemente motivato con l'affermazione dell'abusività dell'opera, mentre l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso è in re ipsa, consistendo nel ripristino dell'assetto urbanistico-edilizio violato e potendosi solo eccezionalmente configurare un onere di motivazione, nell'ipotesi in cui il lungo decorso del tempo fra la realizzazione dell'opera abusiva e l'adozione della misura repressiva abbia ingenerato, a causa dell'inerzia dell'Amministrazione un affidamento in capo al privato.

1. Ved. C. Stato IV 27 febbraio 1989 n. 127, [R=WCS27F89127] V 29 novembre 1984 n. 867[R=WCS29N84867] e 3 ottobre 1984 n. 702.[R=WCS3O84702] 1a. Come nota 1a. e 2a. a C. Stato V 9 gennaio 1996 n. 29.R

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