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Deliberaz. G.R. Piemonte 19/06/2017, n. 32-5209

Approvazione delle "Linee guida per la destinazione dei fondi per l'attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio montano ai sensi dell'articolo 8, comma 4 della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13".
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Testo del provvedimento

Premesso che:

- l’articolo 8, comma 4, della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13 (Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti locali ai sensi della legge 5 gennaio 1994, n. 36 e successive modifiche ed integrazioni. Indirizzo e coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche) dispone che l'Autorità d'ambito destini una quota della tariffa d’ambito, non inferiore al 3%, alle attività di difesa e tutela dell'assetto idrogeologico del territorio montano e che detti fondi siano assegnati alle Comunità montane sulla base di accordi di programma per l'attuazione di specifici interventi, connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio;

- gli interventi di manutenzione del territorio montano e quelli connessi alla tutela delle risorse idriche costituiscono un’attività prioritaria e fondamentale per la difesa dal dissesto idrogeologico, in quanto contribuiscono alla conservazione dell’ambiente e alla sicurezza della popolazione e concorrono, inoltre, alla valorizzazione dell’occupazione nelle zone montane piemontesi;

- la legge regionale 28 settembre 2012, n. 11 (Disposizioni organiche in materia di enti locali) ha introdotto un’importante riassetto dei livelli di governo del sistema delle autonomie locali del Piemonte, mediante la nuova regolamentazione della gestione associata e il superamento delle Comunità montane e collinari;

- la successiva legge regionale 14 marzo 2014, n. 3 (Legge sulla montagna) ha specificato le funzioni amministrative delle Unioni montane, prevedendo in particolare, all’articolo 4, che ai comuni montani che non fanno parte di Unioni montane spettano le funzioni già conferite dalla Regione alle Comunità montane, purché questi

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Allegato - Linee guida per la destinazione dei fondi per l'attuazione di specifici interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle relative attività di sistemazione idrogeologica del territorio montano ai sensi dell’articolo 8, comma 4, della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13


1. Premessa

Il presente documento stabilisce, con riferimento all’articolo 8, comma 4 della legge regionale 20 gennaio 1997, n. 13 i criteri di massima per l’erogazione dei fondi destinati all'attuazione di interventi connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche o alla riduzione/eliminazione del danno ambientale o finalizzati a contenere o mitigare il costo - opportunità della risorsa, nonché le tipologie di interventi ammissibili e i criteri per l’attuazione degli stessi.

Eventuali ulteriori determinazioni in merito alle procedure operative di assegnazione dei fondi e di consuntivazione sono demandate agli Enti di governo dell’Ambito e alle Unioni Montane, nell’ambito dell’accordo di programma di cui al suddetto art. 8, c. 4.


2. Interventi specifici

Le Unioni Montane, eventualmente anche in forma associata, predispongono uno specifico Elenco annuale degli interventi, sulla base delle criticità territoriali di dissesto e delle necessità di tutela delle risorse idriche e delle risorse naturali e con riferimento ai bacini territoriali dei comuni classificati montani secondo la normativa statale e regionale vigente.

L’Elenco annuale degli interventi è accompagnato da una prima parte descrittiva (Relazione) finalizzata ad un inquadramento territoriale valido all’individuazione di obiettivi di carattere generale coerenti con le politiche ed piani di tutela delle risorse idriche, di difesa del suolo e delle risorse naturali definiti a livello europeo, nazionale e regionale nonché in coerenza con i Piani d’Ambito di cui all’art. 149 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152.

L’Elenco annuale degli interventi che si intendono realizzare è redatto secondo criteri di priorità conseguenti all’urgenza e al grado di rischio connesso, distinguendo tra nuovi interventi, manutenzioni ordinarie e straordinarie delle opere esistenti, connessi alla tutela e alla produzione delle risorse idriche e delle risorse naturali o alla riduzione/eliminazione del danno ambientale o finalizzati a contenere o mitigare il costo-opportunità della risorsa.

Ciascun intervento è identificato da una scheda comprendente:

- il soggetto attuatore dell’intervento e l’eventuale soggetto realizzatore;

- la descrizione delle criticità, del dissesto e le connesse proposte di intervento definite secondo le tipologie di cui al successivo paragrafo 3;

- l’ordine di priorità, formulato in ordine decrescente (1-priorità massima, 2-priorità media, 3-priorità bassa) in funzione delle classi di rischio o di pericolosità cui l’area di intervento è soggetta;

- i costi e le previsioni temporali di progettazione e di realizzazione;

- la descrizione e la valutazione dei potenziali effetti significativi sull’ambiente;

- lo stralcio cartografico riportante la localizzazione dell’intervento.


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