FAST FIND : NN14599

Circ. Min. Interno 02/02/2016, n. 1284

Corsi base di specializzazione in prevenzione incendi e corsi e seminari di aggiornamento in materia di prevenzione incendi in attuazione degli articoli 4 e 7 del D.M. 5 agosto 2011.
Scarica il pdf completo
2605447 2645207
[Premessa]


Con precedenti d

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
2605447 2645208
Programma del corso base di prevenzione incendi

Alla luce dell’evoluzione della normativa in materia di prevenzione incendi nel frattempo intervenuta, non ultima l’emanazione della c.d. Regola Tecnica Orizzontale allegata al decreto 3 agosto 2015, si &e

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
2605447 2645209
Organizzazione degli eventi formativi

Dopo quasi un quinquennio di attività formativa in materia di prevenzione incendi erogata in vigenza del decreto 5 agosto 2011R, gli Ordini/Collegi professionali provinciali, per il tramite dei rispettivi Consigli nazionali, hanno manifestato l’esigenza di poter ampliare il numero di partecipanti ai corsi base ed a quelli di aggiornamento, ad oggi limitato a 60 unità, nel pieno convincimento, tuttavia, di poter comunque garantire un adeguato standard qualitativo dell’offerta f

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
2605447 2645210
Allegato 1 - Corso base di specializzazione in prevenzione incendi finalizzato alla iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno (D.M. 5 agosto 2011, art. 4)

Il corso si pone l’obiettivo di fornire ai professionisti le principali indicazioni metodologiche per definire, fin dalla fase ideativa, i requisiti di sicurezza antincendio integrati con gli altri requisiti di progetto. E, in questa ottica, si è scelto di dare al corso un taglio che prediliga anche l’aspetto pratico, tale da fornire gli strumenti per l’approccio più idoneo alle reali necessità peculiari del settore della sicurezza antincendio, con particolare riguardo all’attività certificativa.


Inquadramento didattico

Il corso si articola in tredici moduli formativi, non modificabili in termini di numero ed argomenti. In relazione alla complessità degli argomenti trattati è stato previsto, per alcuni moduli, un test di verifica di apprendimento, a carattere didattico e non valutativo, la cui modalità di espletamento verrà stabilita dal docente in raccordo con la direzione del corso. Inoltre, al termine dei moduli 10, 11, 12 i discenti devono confrontarsi con la predisposizione di un progetto di prevenzione incendi sotto la guida del docente. Complessivamente il percorso formativo minimo è di 120 ore. Resta ferma la facoltà del soggetto organizzatore, in relazione a specifiche esigenze territoriali e/o di campano, di inserire ulteriori argomenti o approfondire quelli previsti nei singoli moduli, per una durata complessiva maggiore.

La frequenza delle lezioni ha carattere obbligatorio e non possono, pertanto, essere ammessi a sostenere l’esame finale i discenti che abbiano maturato assenze superiori al 10% delle ore complessive di durata del corso stesso. Ai fini del raggiungimento del monte ore minimo per l’ammissione all’esame finale, il soggetto organizzatore del corso può prevedere, prima dell’esame, moduli didattici integrativi per i discenti aventi necessità.

Parte del corso è destinata all’acquisizione delle nozioni di più frequente applicazione che connotano la sicurezza antincendio delle attività soggette ai procedimenti di prevenzione incendi. Tale obiettivo viene raggiunto con lo svolgimento dei moduli 11 e 12, nei quali i professionisti, oltre ad approfondire la conoscenza delle regole tecniche, si confrontano, mediante esercitazioni pratiche, con l’adeguamento degli edifici ai requisiti richiesti dalle specifiche regole tecniche.

I tredici moduli che compongono il corso trattano i seguenti argomenti:

1. Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi

2. Fisica e chimica dell’incendio

3. Tecnologia dei materiali e delle strutture di protezione passiva

4. Tecnologia dei sistemi e degli impianti di protezione attiva - Sicurezza degli impianti tecnologici

5. Valutazione del rischio incendio e Gestione della sicurezza antincendio

6. Procedure di prevenzione incendi

7. Approccio ingegneristico e sistema di gestione della sicurezza

8. Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro

9. Attività a rischio di incidente rilevante

10. Progettazione in mancanza di regole tecniche

11. Progettazione in presenza di regole tecniche - Attività di tipo civile

12. Progettazione in presenza di regole tecniche - Attività di tipo industriale

13. Visita presso una attività soggetta


Contenuti minimi del corso

Per ciascun modulo viene indicato il numero minimo delle lezioni in cui lo stesso si articola, con gli argomenti da sviluppare per ciascuna di queste.


Modulo 1 - Obiettivi, direttive, legislazione e regole tecniche di prevenzione incendi

Si fornisce un preliminare quadro di insieme degli obiettivi e dei criteri generali di sicurezza antincendio, nonché si evidenziano i capisaldi della progettazione antincendio; si illustrano le direttive comunitarie che hanno diretta ricaduta sulla prevenzione incendi e inquadramento generale sulle leggi e i regolamenti che disciplinano la sicurezza antincendio, ivi compreso il ruolo dei professionisti antincendio; una lezione è poi focalizzata all’introduzione della Regola Tecnica Orizzontale, allegata al D.M. 3 agosto 2015.

Lezioni:

1.1. Obiettivi e fondamenti di prevenzione incendi e competenze del CNVVF. In questo ambito vengono analizzati gli obiettivi della prevenzione incendi, introdotti i criteri generali per la valutazione del rischio di incendio e per la individuazione delle misure preventive, protettive e di esercizio necessarie per mitigare il rischio. Inoltre, viene illustrata l’organizzazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in merito alle competenze nel settore della prevenzione incendi.

1.2. Direttive comunitarie con ricaduta sulla prevenzione incendi. La lezione tratta del requisito della sicurezza in caso di incendio per i prodotti da costruzione, introdotto dalla direttiva 89/106/CEE, e successivamente sostituita dal regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento e del Consiglio europeo.

1.3. Legislazione sulla sicurezza antincendi. Nella lezione si sviluppa un sintetico quadro dei principali provvedimenti legislativi e regolamentari che disciplinano la materia, accennando anche al processo evolutivo che ha interessato il settore dal 1941 ad oggi. Vengono inoltre evidenziati, in relazione agli obiettivi di sicurezza stabiliti dalle leggi di riferimento, le modalità di applicazione delle misure preventive e protettive finalizzate a compensare il rischio di incendio per il settore della prevenzione incendi e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Viene infine analizzato il ruolo, le competenze e le connesse responsabilità dei professionisti che si occupano di progettazione, realizzazione e certificazione nel settore della prevenzione incendi,

1.4. Introduzione alla «Regola Tecnica Orizzontale». Nella lezione viene illustrata la struttura generale e la filosofia di base della R.T.O.; viene trattato il capitolo G.2 relativo alla progettazione per la sicurezza antincendio.

1.5. Termini, definizioni generali, simboli grafici di prevenzione incendi e segnaletica di sicurezza. Nella lezione vengono affrontati i seguenti argomenti: D.M. 30 novembre 1983, D. Leg.vo n. 81/2008R per quanto attiene la segnaletica di sicurezza ed il capitolo G.1 della R.T.O.


Modulo 2 - Fisica e chimica dell’incendio

Il secondo modulo è articolato in tre lezioni: nella prima sono trattati i principi della combustione e vengono descritte le caratteristiche delle sostanze pericolose in relazione alle fonti di innesco; nella seconda si affronta l’argomento della estinzione e delle sostanze estinguenti; nella terza lezione vengono descritte le modalità per ridurre la probabilità di accadimento dell’incendio attraverso le misure di prevenzione. Completa il modulo un test di verifica dell’apprendimento.

Lezioni:

2.1. Generalità sulla combustione e sostanze pericolose. Vengono analizzati, puntualmente, tutti i parametri, gli elementi coinvolti nell’innesco e nella propagazione dell’incendio (combustione, prodotti e reagenti, reazione di combustione, fonti di innesco ed energia di attivazione, campo di infiammabilità, temperatura di infiammabilità, temperatura di accensione, temperatura di combustione, prodotti della combustione, curva tempo-temperatura, sostanze pericolose combustibili ed infiammabili - caratteristiche e classificazione. Identificazione dei parametri significativi che caratterizzano l’incendio (velocità di sviluppo dell’incendio, potenza di rilascio termico, ecc.).

2.2. Sostanze estinguenti. Partendo dalla classificazione dei fuochi vengono descritti i meccanismi che influenzano l’estinzione dell’incendio e illustrate le peculiarità delle sostanze estinguenti (acqua, acqua frazionata/nebulizzata, schiume, polveri, gas inerti) effettuando le necessarie comparazioni fra le varie sostanze estinguenti. Completano l’argomento alcuni cenni sui nuovi prodotti e sulle procedure per la loro omologazione o approvazione ai fini antincendio.

2.3. Misure di prevenzione degli incendi. Viene introdotto il concetto di rischio di incendio ed evidenziati i criteri generali di compensazione del rischio attraverso le misure di prevenzione.

2.4. Test di verifica di apprendimento.


Modulo 3 - Tecnologia dei materiali e delle strutture ed altre misure di protezione passiva

Si affrontano le misure di protezione passiva finalizzate a ridurre i danni derivanti da un incendio. Le recenti innovazioni nel settore della resistenza al fuoco sono affrontate sia dal punto di vista normativo che da quello progettuale, con l’obiettivo di rendere più comprensibile agli operatori la valutazione della resistenza al fuoco ed il calcolo del carico di incendio. Per quanto concerne la reazione al fuoco viene particolarmente approfondito il passaggio dalla classificazione nazionale alla classificazione europea dei materiali. Vengono inoltre trattate le altre misure di protezione passiva inerenti: l’ubicazione dell’attività, il dimensionamento delle vie di esodo con te relative misure di protezione, la compartimentazione, l’aerazione. Completa il modulo un test di verifica dell’apprendimento.

Lezioni:

3.1. Carico d’incendio. Nella lezione vengono affrontati i seguenti argomenti: D.M. 9 marzo 2007, carico di incendio e relativo procedimento di calcolo, regime transitorio, individuazione del livello di prestazione richiesto, determinazione del carico di incendio specifico, carico di incendio specifico di progetto, fattori correttivi del carico di incendio specifico, individuazione della classe di resistenza al fuoco. Nella lezione viene infine approfondita tale tematica, così come elaborata nel capitolo S.2 della R.T.O.

3.2. Resistenza al fuoco delle strutture. Nella lezione vengono affrontati i seguenti argomenti: D.M. 16 febbraio 2007, allineamento alla normativa europea, prodotti ed elementi costruttivi classificati, caratteristiche di resistenza al fuoco, elementi e prestazioni attese, elementi portanti e non portanti e prestazioni attese, classificazione in base ai risultati di prova, classificazione in base ai risultati di calcolo, classificazione in base ai confronti con tabelle, individuazione della classe di resistenza al fuoco, certificazioni e relativa modulistica, controllo nel tempo. Analisi di casi pratici ed esempi di certificazioni afferenti la protezione passiva. Nella lezione viene infine approfondito il capitolo S.2 della R.T.O.

3.3. Reazione al fuoco dei materiali. Nella lezione vengono affrontati i seguenti argomenti: D.M. 15 marzo 2005, parametri della reazione al fuoco, metodi di prova e classificazione dei materiali, materiali di arredo e di rivestimento, materiali isolanti, mobili imbottiti, materiali legnosi trattati con prodotti vernicianti ignifughi, certificazioni, omologazione e commercializzazione, prescrizioni normative sulla reazione al fuoco, miglioramento della reazione al fuoco dei materiali, certificazioni e relativa modulistica, controllo nel tempo. Analisi di casi pratici ed esempi di certificazioni afferenti la protezione passiva. Nella lezione viene infine approfondito il capitolo S.1 della R.T.O.

3.4. Altre misure di protezione passiva. Nella lezione vengono affrontati i seguenti argomenti: accessi, accostamento dei mezzi di soccorso, distanze di sicurezza, (interne, esterne, di protezione), compartimentazione (orizzontale e verticale), dimensionamento, caratteristiche e protezione delle vie di esodo (lunghezza, larghezza, numero di uscite, tipi di porte e sistemi di apertura, tipi di filtri e di scale, luoghi sicuri e spazi calmi), aerazione. Analisi di casi pratici sui dimensionamento delle vie di esodo. Nelle lezioni vengono inoltre trattate le suddette misure antincendio nelle modalità previste nella R.T.O., e specificatamente ricomprese nei capitoli S.3 compartimentazione, S.4 esodo, S.9 operatività antincendio, comprensive di esempi e casi prati

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Professioni
  • Prevenzione Incendi
  • Certificazioni e procedure
  • Esercizio, ordinamento e deontologia

Competenze, requisiti e formazione dei professionisti antincendio

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Esercizio, ordinamento e deontologia
  • Ambiente, paesaggio e beni culturali
  • Professioni
  • Inquinamento acustico

Tecnico competente in acustica ambientale: disciplina, requisiti, elenco

A cura di:
  • Studio Groenlandia
  • Energia e risparmio energetico
  • Efficienza e risparmio energetico
  • Esercizio, ordinamento e deontologia
  • Professioni
  • Certificazione energetica

Certificazione energetica degli edifici (APE - Attestato di Prestazione Energetica)

A cura di:
  • Dino de Paolis
  • Professioni
  • Esercizio, ordinamento e deontologia

L’assicurazione di responsabilità civile dei professionisti tecnici

L’OBBLIGO DI ASSICURAZIONE PROFESSIONALE E LA SUA RATIO (Norme di riferimento; Ratio dell’obbligo di assicurazione professionale) - QUANDO È OBBLIGATORIO ATTIVARE LA POLIZZA RC PROFESSIONALE (Obbligo assicurativo del professionista in generale; Casi particolari; Conseguenze della mancanza della polizza; Polizza specifica per le asseverazioni “Superbonus 110%”) - CONTENUTI DELLA POLIZZA RC PROFESSIONALE (Tipi di responsabilità coperte dalla polizza professionale; Elemento soggettivo, colpa, dolo e colpa grave; Attività coperta, polizze “all risk” e “a rischi nominati”; Elementi specifici e clausole del contratto assicurativo) - ASPETTI PRATICI (Compilazione del questionario e informazioni da fornire; Denuncia del sinistro) - GLOSSARIO DEI TERMINI ASSICURATIVI.
A cura di:
  • Rosalisa Lancia
  • Previdenza professionale
  • Esercizio, ordinamento e deontologia
  • Fisco e Previdenza
  • Professioni

Obblighi fiscali e previdenziali di lavoratori autonomi liberi professionisti e collaboratori

NORME CIVILISTICHE E FISCALI SUL LAVORO AUTONOMO (Il lavoro “autonomo” dal punto di vista civilistico; Il lavoro “autonomo” dal punto di vista fiscale e previdenziale; Riepilogo requisiti del lavoratore autonomo libero professionista) - QUANDO IL LAVORO AUTONOMO È “OCCASIONALE” O “ABITUALE” (Definizione di “lavoratore occasionale”; Come valutare quando si tratta di attività occasionale oppure abituale; Esercizio di attività professionale in maniera non esclusiva; Dipendenti pubblici ed esercizio di attività professionale; Circolari del CNI e del MEF sul lavoro occasionale o abituale) - OBBLIGHI FISCALI E CONTRIBUTIVI DEI LAVORATORI AUTONOMI (Lavoratore autonomo abituale e obbligo di apertura della partita IVA; Obbligo di iscrizione alla Cassa di previdenza o altra forma previdenziale; Collaborazioni coordinate e continuative; Indicazioni pratiche e schema grafico riepilogativo obbligo partita IVA e previdenza; Regole previdenziali particolari per Ingegneri e Architetti (Inarcassa); Regole previdenziali particolari per Geometri (Cipag) ) - CASI PRATICI (Ingegnere, Architetto o Geometra lavoratore autonomo; Ingegnere o Architetto dipendente pubblico o privato che esercita la professione; Geometra dipendente pubblico o privato che esercita la professione; Quale gestione previdenziale adottare in relazione alla tipologia di attività svolta).
A cura di:
  • Dino de Paolis