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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Deliberaz. G.R. Toscana 23/02/2016, n. 123
Deliberaz. G.R. Toscana 23/02/2016, n. 123
Deliberaz. G.R. Toscana 23/02/2016, n. 123
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Testo del provvedimentoLA GIUNTA REGIONALE Richiamato il Decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015 “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” c.d. Seveso III e di seguito denominato Decreto; Visto l’articolo 7 del Decreto, intitolato “Funzioni della Regione” ed in particolare il comma 1 per il quale la Regione, o il soggetto da essa designato, relativamente agli stabilimenti di soglia inferiore debba: a) predisporre il Piano regionale di ispezioni, programmare e svolgere le ispezioni ordinarie e straordinarie e adottare i provvedimenti discendenti dagli esiti, b) esprimersi ai fini della individuazione degli stabilimenti soggetti a effetto domino e alle aree ad elevata concentrazione di stabilimenti, c) fornire al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) le informazioni necessarie relative agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Toscana per i propri adempimenti |
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Allegato 1 - Piano regionale di ispezione stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiorePremessa Il presente documento è predisposto in attuazione di quanto previsto dal comma 3 dell'art.27 del D. Lgs. n. 105 del 26 giugno 2015, (Seveso III) di seguito denominato Decreto, ai fini della programmazione delle attività ispettive ordinarie e straordinarie presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore presenti nel territorio della Toscana. Il Piano è stato elaborato tenendo in considerazione l'esperienza decennale maturata nell'applicazione della normativa nel territorio regionale, in particolare occorre evidenziare che tutti gli stabilimenti di soglia inferiore esistenti, già soggetti alla normativa del Decreto, in Toscana sono stati oggetto nel corso del tempo a più visite ispettive, ordinarie e di riscontro, e quindi il Piano stesso è stato calibrato tenendo conto delle risultanze di tale attività. Considerato il numero di stabilimenti di soglia inferiore oggi in attività (28 stabilimenti) e tenuto conto che il Piano ha valenza triennale viene assicurato il rispetto del limite temporale previsto dalla normativa di una visita ispettiva per stabilimento almeno una volta ogni tre anni. Il Piano di ispezione contiene i seguenti elementi: 1. la valutazione generale dei pertinenti aspetti di sicurezza; 2. la zona geografica coperta dal Piano; 3. l'elenco degli stabilimenti di soglia inferiore; 4. l'elenco dei gruppi di stabilimenti di soglia inferiore che presentano un possibile effetto domino; 5. l'elenco degli stabilimenti di soglia inferiore in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante; 6. le procedure per le ispezioni ordinarie 7. le procedure per le ispezioni straordinarie; 8. le eventuali disposizioni riguardanti il raccordo con altre autorità che effettuano ispezioni ai sensi di altre normative. Contestualmente all'approvazione del Piano Ispezioni viene approvato l'Allegato A contenente il Programma annuale 2016 redatto secondo i criteri di riferimento riportati in Appendice 1 dell'Allegato H al D.Lgs 105/2015, che di seguito si richiamano: a) pericolosità delle sostanze presenti e dei processi produttivi utilizzati; b) risultanze delle ispezioni precedenti; c) segnalazioni, reclami, incidenti e quasi-incidenti; d) stabilimenti o gruppi di stabilimenti per i quali la probabilità o la possibilità o le conseguenze di un incidente rilevante possono essere maggiori a causa della posizione geografica, della vicinanza tra loro e dell'inventario delle sostanze pericolose presenti in essi (effetto domino); e) concentrazione di più stabilimenti a rischio di incidente rilevante; f) collocazione dello stabilimento in rapporto alle caratteristiche di vulnerabilità del territorio circostante; g) pericolo per l'ambiente, in relazione alla vulnerabilità dei recettori presenti nell'area circostante ed alle vie di propagazione della sostanza pericolosa. Con specifico riferimento al punto c) sopra riportato, è facoltà dell'Autorità competente provvedere all'inserimento nel Programma annuale di nuove ispezioni in stabilimenti inizialmente non previsti, a seguito del verificarsi delle condizioni previste per le ispezioni straordinarie. Per quanto attiene gli anni 2017 e 2018, il relativo Programma annuale sarà predisposto da ARPAT e trasmesso alla Regione entro il 31 ottobre dell'anno precedente . La Regione, per presa d'atto da parte del dirigente del Settore competente lo approva. 1. Valutazione generale dei pertinenti aspetti di sicurezza Per gli aspetti generali riguardanti la sicurezza, esclusivamente dal punto di vista di un possibile accadimento di un evento incidentale rilevante e degli eventuali effetti sull'uomo e sull'ambiente, è necessario procedere ad un esame specifico della tipologia degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore attivi sul territorio. Come si evidenzia dalla tabella seguente la maggior parte delle Aziende sono depositi di GPL seguite da industrie chimiche, depositi di esplosivi e aziende galvaniche:
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