FAST FIND : NR35235

Deliberaz. G.R. Toscana 23/02/2016, n. 123

Decreto Legislativo n. 105 del 26 giugno 2015 relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose c.d. Seveso III. Approvazione Piano regionale ispezioni e programma annuale 2016 ai sensi comma 1.a, art. 7 del Decreto.
Scarica il pdf completo
2569225 2759698
Testo del provvedimento


LA GIUNTA REGIONALE


Richiamato il Decreto legislativo n. 105 del 26 giugno 2015 “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose” c.d. Seveso III e di seguito denominato Decreto;

Visto l’articolo 7 del Decreto, intitolato “Funzioni della Regione” ed in particolare il comma 1 per il quale la Regione, o il soggetto da essa designato, relativamente agli stabilimenti di soglia inferiore debba:

a) predisporre il Piano regionale di ispezioni, programmare e svolgere le ispezioni ordinarie e straordinarie e adottare i provvedimenti discendenti dagli esiti,

b) esprimersi ai fini della individuazione degli stabilimenti soggetti a effetto domino e alle aree ad elevata concentrazione di stabilimenti,

c) fornire al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) le informazioni necessarie relative agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante in Toscana per i propri adempimenti

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.
2569225 2759699
Allegato 1 - Piano regionale di ispezione stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore

Premessa

Il presente documento è predisposto in attuazione di quanto previsto dal comma 3 dell'art.27 del D. Lgs. n. 105 del 26 giugno 2015, (Seveso III) di seguito denominato Decreto, ai fini della programmazione delle attività ispettive ordinarie e straordinarie presso gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore presenti nel territorio della Toscana.

Il Piano è stato elaborato tenendo in considerazione l'esperienza decennale maturata nell'applicazione della normativa nel territorio regionale, in particolare occorre evidenziare che tutti gli stabilimenti di soglia inferiore esistenti, già soggetti alla normativa del Decreto, in Toscana sono stati oggetto nel corso del tempo a più visite ispettive, ordinarie e di riscontro, e quindi il Piano stesso è stato calibrato tenendo conto delle risultanze di tale attività.

Considerato il numero di stabilimenti di soglia inferiore oggi in attività (28 stabilimenti) e tenuto conto che il Piano ha valenza triennale viene assicurato il rispetto del limite temporale previsto dalla normativa di una visita ispettiva per stabilimento almeno una volta ogni tre anni.

Il Piano di ispezione contiene i seguenti elementi:

1. la valutazione generale dei pertinenti aspetti di sicurezza;

2. la zona geografica coperta dal Piano;

3. l'elenco degli stabilimenti di soglia inferiore;

4. l'elenco dei gruppi di stabilimenti di soglia inferiore che presentano un possibile effetto domino;

5. l'elenco degli stabilimenti di soglia inferiore in cui rischi esterni o fonti di pericolo particolari potrebbero aumentare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante;

6. le procedure per le ispezioni ordinarie

7. le procedure per le ispezioni straordinarie;

8. le eventuali disposizioni riguardanti il raccordo con altre autorità che effettuano ispezioni ai sensi di altre normative.

Contestualmente all'approvazione del Piano Ispezioni viene approvato l'Allegato A contenente il Programma annuale 2016 redatto secondo i criteri di riferimento riportati in Appendice 1 dell'Allegato H al D.Lgs 105/2015, che di seguito si richiamano:

a) pericolosità delle sostanze presenti e dei processi produttivi utilizzati;

b) risultanze delle ispezioni precedenti;

c) segnalazioni, reclami, incidenti e quasi-incidenti;

d) stabilimenti o gruppi di stabilimenti per i quali la probabilità o la possibilità o le conseguenze di un incidente rilevante possono essere maggiori a causa della posizione geografica, della vicinanza tra loro e dell'inventario delle sostanze pericolose presenti in essi (effetto domino);

e) concentrazione di più stabilimenti a rischio di incidente rilevante;

f) collocazione dello stabilimento in rapporto alle caratteristiche di vulnerabilità del territorio circostante;

g) pericolo per l'ambiente, in relazione alla vulnerabilità dei recettori presenti nell'area circostante ed alle vie di propagazione della sostanza pericolosa.

Con specifico riferimento al punto c) sopra riportato, è facoltà dell'Autorità competente provvedere all'inserimento nel Programma annuale di nuove ispezioni in stabilimenti inizialmente non previsti, a seguito del verificarsi delle condizioni previste per le ispezioni straordinarie. Per quanto attiene gli anni 2017 e 2018, il relativo Programma annuale sarà predisposto da ARPAT e trasmesso alla Regione entro il 31 ottobre dell'anno precedente . La Regione, per presa d'atto da parte del dirigente del Settore competente lo approva.


1. Valutazione generale dei pertinenti aspetti di sicurezza

Per gli aspetti generali riguardanti la sicurezza, esclusivamente dal punto di vista di un possibile accadimento di un evento incidentale rilevante e degli eventuali effetti sull'uomo e sull'ambiente, è necessario procedere ad un esame specifico della tipologia degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante di soglia inferiore attivi sul territorio. Come si evidenzia dalla tabella seguente la maggior parte delle Aziende sono depositi di GPL seguite da industrie chimiche, depositi di esplosivi e aziende galvaniche:


Tipologia

Numero

IL CONTENUTO COMPLETO E' RISERVATO AGLI ABBONATI.

Dalla redazione

  • Incidenti rilevanti
  • Sicurezza
  • Prevenzione Incendi

La prevenzione degli incidenti rilevanti

INDICAZIONI GENERALI (Normativa di riferimento sulla prevenzione degli incidenti rilevanti; Tempistiche applicative; Assetto delle funzioni di governance) - OBBLIGHI GENERALI E DI NOTIFICA (Obblighi generali; Obbligo di notifica e termini per la trasmissione; Contenuti della notifica; Modalità per la trasmissione della notifica) - POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI E SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA - RAPPORTO DI SICUREZZA - COSTRUZIONE DI UN NUOVO STABILIMENTO RIR DI SOGLIA SUPERIORE E MODIFICHE - PIANI DI EMERGENZA (Piani di emergenza interna (PEI); Piani di emergenza esterna (PEE)) - URBANIZZAZIONI E TITOLI EDILIZI (Pianificazione urbanistica; Titoli abilitativi edilizi; Verifiche di prevenzione incendi) - QUADRO SANZIONATORIO.
A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica
  • Sicurezza
  • Uffici e luoghi di lavoro

Protezione dei lavoratori da sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni e amianto)

A cura di:
  • Angela Perazzolo
  • Sicurezza
  • Agenti fisici
  • Uffici e luoghi di lavoro

Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici

PREMESSA E NORMATIVA DI RIFERIMENTO - AMBITO DI APPLICAZIONE - MISURE DI PREVENZIONE GENERALI (Dimostrazione del rispetto dei valori limite; Superamento dei valori limite) - VALORI LIMITE (Grandezze; Effetti non termici; Effetti termici; Deroghe ai valori limite; Deroghe ministeriali) - VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DEL SUPERAMENTO DEI VALORI LIMITE (Precisazione delle misure adottate; Luoghi accessibili al pubblico già oggetto di valutazione; Accesso al documento elaborato da datori di lavoro privati; Accesso al documento elaborato da datori di lavoro pubblici; Aggiornamento della valutazione dei rischi) - INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI - MISURE SPECIFICHE ALLA LUCE DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (Superamento dei VA; Superamento dei VLE; Misure specifiche in caso di superamento di VLE relativi agli effetti sanitari; Personalizzazione delle misure di sicurezza; Segnaletica) - SORVEGLIANZA SANITARIA (Lavoratori che segnalano effetti indesiderati; Superamento dei VLE) - SANZIONI (Sanzioni a carico del datore di lavoro; Sanzioni a carico del datore di lavoro e/o del dirigente; Sanzioni a carico del medico competente) - RAPPORTO CON LA DISCIPLINA SUGLI AGENTI FISICI.
A cura di:
  • Redazione Legislazione Tecnica
  • Studio Groenlandia
  • Locali di pubblico spettacolo
  • Sicurezza
  • Prevenzione Incendi

Le norme di sicurezza e antincendio per le attività di spettacolo viaggiante

A cura di:
  • Alfonso Mancini
  • Sicurezza
  • Uffici e luoghi di lavoro

La delega di funzioni nella sicurezza sul lavoro

CHE COSA È LA DELEGA DI FUNZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO - REQUISITI E CONDIZIONI DELLA DELEGA DI FUNZIONI (Requisiti di forma; Requisiti di sostanza) - EFFETTI DELLA DELEGA E OBBLIGHI NON DELEGABILI (Esonero di responsabilità; Obbligo di vigilanza che permane; Funzioni non delegabili; Delega parzialmente invalida; Invalidità della delega ed esercizio di fatto) - DIFFERENZE TRA LA DELEGA ED ALTRE FATTISPECIE (Nomina di altre figure; La subdelega).
A cura di:
  • Alfonso Mancini