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Sent. C. Stato 15/09/2015, n. 4287

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Edilizia e immobili - Condono edilizio - Nozione di "edificio ultimato" - In caso di interventi si edificio esistente - Intervento tale da alterare i connotati strutturali dell'edificio - Fattispecie.

L’art. 31 della L. 47/1985, comma 2, prevede due criteri alternativi per la verifica del requisito dell’ultimazione, rilevante ai fini del rilascio del condono: si tratta del criterio strutturale, che vale nei casi di nuova costruzione, e del criterio funzionale, che opera, invece, nei casi di opere interne di edifici già esistenti. Qualora le opere edilizie, pur avendo ad oggetto una costruzione già esistente, non si limitano ad un semplice mutamento interno o cambio di destinazione,

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SENTENZA

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la prese

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FATTO E DIRITTO

1. Viene in decisione l'appello proposto da V.C. per ottenere la riforma della sentenza, di estremi indicati in epigrafe, con la quale il T.a.r per la Liguria ha respinto il ricorso proposto in primo grado contro il provvedimento del Comune di Albenga (1 ottobre 2007, n. 850) di diniego della sanatoria straordinaria, ex art. 32 del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla L. 4 novembre 2003, n. 326, per opere di ampliamento (da mq 32 a mq 116) del fabbricato sito in frazione Salea, via Costa Reale, con contestuale mutamento di destinazione da non residenziale (deposito attrezzi) ad abitativa.

2. Il diniego impugnato si fonda sulla motivazione che le opere oggetto della domanda di condono non risulterebbero ultimate alla data del 31 marzo 2003, in quanto: per quel che riguarda la parte interessata dal cambio di destinazione d'uso, le opere non risulterebbero completate dal punto di vista funzionale, mancando tutte le predisposizioni per gli impianti tecnologici; quanto alla nuova volumetria in ampliamento, essa risulterebbe quasi totalmente priva della copertura.

3. Il T.a.r. ha respinto il ricorso richiamando il disposto dell'art. 31, comma 2, della L. 28 febbraio 1985, n. 47 a mente del quale "ai fini delle disposizioni del comma precedente cioè ai fini dell'ottenimento della concessione in sanatoria, si intendono ultimati gli edifici nei quali sia stato eseguito il risstico e completata la copertura, ovvero, quanto alle opere interne di edifici già esistenti e a quelle non destinate alla residenza, quando esse siano completate funzionalmente".

Il T.a.r. (valorizzando quanto riscontrato dall'Amministrazione in occasione del sopralluogo effettuato in data 10 aprile 2007) ha rilevato che nel caso di specie una porzione della parte seminterrata fosse scoperta e che la struttura del piano terra fosse dotata della sola soletta in laterocemento costituente il soffitto della volumetria al piano terra.

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P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto,

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