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Sent. TAR. Campania Salerno 24/03/2015, n. 672

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Ambiente, paesaggio e beni culturali - Beni culturali e paesaggio - Autorizzazione paesaggistica - Quando non è richiesta.

A norma dell’art. 149 del D. Leg.vo n. 42/2004 (Codice dei beni

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SENTENZA

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima) ha p

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FATTO

Il Sig. Domenico Della Rocca è proprietario di un antico fabbricato rurale di pietrame calcareo, costruito alla fine del XIX secolo, a servizio di un vasto fondo agricolo, ubicato alla Via Tresara della fraz. Dragonea di Vietri sul Mare, in catasto al fl. 4, p.lla n. 34.

Al fine di recuperare l’immobile, il sig. Della Rocca presentava al Comune di Vietri sul Mare un progetto di consolidamento e risanamento conservativo, da realizzarsi anche mediante sostituzioni/ricostruzioni di elementi portanti, in uno all'adeguamento funzionale alle moderne esigenze abitative, mediante l'installazione di impianti a norma (elettrico, idrico, igienico-sanitario) e alla eliminazione delle superfetazioni.

L'intervento, in zona 1-b del PUT, è stato assentito con p.d.c. n. 6 del 15 maggio 2008, previa autorizzazione, ex art. 159 D.Lgs. n. 42/2004, del Dirigente del Settore Urbanistica del Comune di Vietri (decreto n. 7/2007), su conforme avviso della Commissione Edilizia Integrata ai fini ambientali (verbale n. 7 del 6 febbraio 2007), positivamente riscontrata dalla Soprintendenza B.A.P. di Salerno e Avellino (nota n. 27/E dell'8 gennaio 2008).

A seguito di sopralluogo dell'Ufficio Tecnico, è stata notificata al sig. Della Rocca l’ordinanza del Responsabile del Settore Urbanistica del Comune di Vietri n. 68 del 23 luglio 2010, che ha ingiunto la sospensione dei lavori e il ripristino dello stato dei luoghi per le seguenti riscontrate difformità dall'assentito:

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DIRITTO

Il sig. Domenico Della Rocca ricorre a questo Tribunale per chiedere l'annullamento:

1. del provvedimento di cui alla nota n. 14995 del 13 novembre 2013 del Responsabile del Settore Edilizio-Urbanistico del Comune di Vietri sul Mare e del Tecnico UTC, con il quale lo stesso ricorrente:

a. è stato informato:

- che in data 22 ottobre 2013, con nota n. 29452, la Soprintendenza B.A.P. di Salerno e Avellino ha espresso parere contrario in ordine all’accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere eseguite in difformità dal p.d.c. n. 6/2008;

- che pertanto la pratica verrà archiviata;

b. è stato invitato a ottemperare all’ordinanza n. 68 del 23 luglio 2010;

2. dell'ordinanza di demolizione n. 68 del 23 luglio 2010 del Responsabile del Settore Edilizio-Urbanistico del Comune di Vietri sul Mare, in uno alla relazione di sopralluogo n. 9151 del 7 luglio 2010, non conosciuta;

3. del parere contrario n. 29452/2013 del Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino, reso ai sensi dell'art. 167 D.Lgs. n. 42/2004, in ordine all'istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica per opere eseguite in difformità dal p.d.c. n. 6/2008;

4. del preavviso di provvedimento negativo ex art. 10-bis, legge n. 241/90, n. 29104/2012 della Soprintendenza B.A.P. di Salerno e Avellino;

5. di tutti gli atti presupposti, connessi, collegati e consequenziali.

Il ricorso è infondato.

I. Sulla legittimità del parere soprintendentizio

Le opere oggetto della domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica non avrebbero determinato, secondo il ricorrente, creazione di superfici utili o di volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati, sicché sarebbe stato dovuto da parte della Soprintendenza l’accertamento positivo di compatibilità.

Il motivo non può trovare accoglimento.

Premesso che la mancanza di nuove superfici o volumi costituisce (solo) la premessa per l’avvio del procedimento di valutazione della compatibilità paesaggistica, il quale resta connotato da rilevanti profili di discrezionalità tecnica, la Soprintendenza ha ritenuto che:

1. “la fattispecie dell'art.149 del d.lgs. n

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P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto (R.G. 59/2014), lo respinge.

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