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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Come cambiano le azioni da neve e vento con la Circolare n.7 del 21/01/19?
Come vedremo nel presente articolo le novità non sono sostanziali, si tratta principalmente di integrazioni rispetto a quanto riportato nelle NTC18.
Neve: i cambiamenti non sono sostanziali, si tratta principalmente di integrazioni rispetto a quanto introdotto dalle NTC18. Strutture temporanee: sono state finalmente definite le formule da utilizzare per periodi di ritorno minori di 50 anni.
Vento: sono stati rivisti completamente i coefficienti aereodinamici sia per quanto riguarda le pareti verticali che le coperture. La formulazione introdotta dalla Circolare è molto diversa da quelle precedentemente usate e si avvicina a quanto indicato nelle UNI EN-1991-1-1-4 ed alle CNR DT207.
Azione neve
In primo luogo viene specificato come calcolare l’azione qsk per fasi di costruzione o transitorie di durata inferiore a 3 mesi e tra 3 mesi ed 1 anno, aspetto che le NTC18 hanno introdotto al paragrafo 3.4.2: la circolare fornisce una formulazione che consente di stimare un diverso valore di riferimento del carico neve al suolo in funzione del relativo tempo di ritorno considerato.
Un’altra novità riguarda il calcolo dei coefficienti di forma per coperture piane con grandi luci, la circolare raccomanda di tenere conto del minor effetto di riduzione del vento attraverso un incremento del coefficiente μ1 (valore di partenza per coperture piane pari a 0.8)
Il valore di μ1 da utilizzare è ottenuto come prodotto tra 0.8 ed il coefficiente amplificativo Ce,F che a sua volta è funzione dalla dimensione in pianta della copertura.
Azione vento
Come anticipato le principali novità riguardano il calcolo dei coefficienti aereodinamici per l’applicazione dell’azione del vento sulle pareti verticali e sulle coperture.
Pareti verticali
Rispetto alla precedente circolare è stato introdotto il coefficiente per facce laterale. Inoltre sono stati rivisti i coefficienti per facce sopravento e sottovento che ora sono funzione del rapporto h/d tra i lati della costruzione.
Coperture piane
Si considerano piane le coperture con inclinazione sull’orizzontale compresa tra ±5
- Coperture a falda singola
La circolare distingue i coefficienti globali per vento ortogonale alla direzione del colmo da quelli per vento parallelo alla direzione del colmo. Nel primo caso vengono forniti i valori dei coefficienti di pressione con entrambe i segni, lasciando al progettista la valutazione su quale delle due conduca a situazioni più gravose.
- Copertura a falda doppia
Per coperture a doppia falda di un edificio rettangolare i coefficienti da assumere, nel caso di vento perpendicolare alla direzione del colmo, sono gli stessi per copertura a falda singola; per la falda sottovento invece si fa riferimento alla fig. C3.3.12, mentre per vento in direzione parallela alla direzione del colmo alla fig. C3.3.13
- Tettoie
Una delle novità riguarda le tettoie (ovvero le coperture in cui lo spazio sottostante non sia delimitato in maniera permanente da pareti).
Viene inoltre introdotto il concetto di grado di bloccaggio attraverso il coefficiente Φ, espresso come rapporto tra area esposta al vento di un’eventuale ostruzione presente al di sotto della tettoia e l’area totale della superficie al di sotto della tettoia (0 per tettoie libere e 1 per tettoie completamente ostruite)
Per tettoie a falda doppia e a falda multipla gli scenari di carico aumentano ulteriormente. Si osserva come l’introduzione del coefficiente Φ abbia comportato una notevole complessità nella gestione dei casi di carico rispetto alle condizioni indicate nella precedente circolare.
Sul sito https://www.2si.it/it/download-pro_sap/ è possibile scaricare una versione di PRO_SAP nella quale sono state implementate le principali novità della nuova circolare.
2S.I. Software e Servizi per l'Ingegneria S.r.l.
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