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Edilizia libera: occorre l’autorizzazione paesaggistica?

Approvato il glossario unico con gli interventi non soggetti a Cila, Scia o permesso di costruire.
Blumatica

Il Glossario Unico Edilizia Libera contenuto nel DM 2 marzo 2018 ha individuato 58 tipologie di opere esenti dalla richiesta del titolo abilitativo. Anche in questi casi, tuttavia, occorre rispettare “le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali, le altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42” come viene precisato dal comma 1 dell’articolo 6 del DPR 380/2001 s.m.i.
In questa precisazione, riportata anche nella premessa al Glossario, è contenuta la risposta al quesito che spesso viene posto: “Le opere totalmente libere sono sottratte dall’obbligo di autorizzazione paesaggistica?

L'autorizzazione paesaggistica prescinde dal titolo edilizio richiesto (attività edilizia libera, C.I.L.A. S.C.I.A., P.d.C.). Il parametro normativo per la valutazione paesaggistica non va ricercato nella disciplina edilizia ma nella specifica disciplina del vincolo paesistico contenuta nel provvedimento impositivo o nella normativa di piano paesistico. A tal proposito si ricorda che il DPR 31/2017, decreto attuativo della Legge “Madia”, ha modificato e ampliato il numero di interventi considerati a impatto zero sul paesaggio e dunque esentati dalla relativa autorizzazione paesaggistica. Tali interventi vengono elencati nell’allegato A del decreto; l’allegato B, invece, specifica gli interventi da sottoporre al procedimento autorizzatorio semplificato.
Tra gli interventi di edilizia libera per cui non è richiesta l’autorizzazione paesaggistica ci sono:
1)    la realizzazione di rampe esterne per il superamento di dislivelli non superiori a 60 cm;
2)    installazione di tende parasole su terrazze, prospetti o in spazi pertinenziali ad uso privato;
3)    tende, pedane, paratie laterali frangivento, manufatti ornamentali, elementi ombreggianti o altre strutture leggere di copertura, e prive di parti in muratura o strutture stabilmente ancorate al suolo poste a corredo di attività economiche, attività commerciali, turistico-ricettive, sportive o del tempo libero;
4)    installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici laddove posti su coperture piane e in modo da non essere visibili dagli spazi pubblici esterni; installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) a servizio di singoli edifici purché integrati nella configurazione delle coperture o posti in aderenza ai tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda degli edifici ai sensi dell’art. 7-bis del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, non ricadenti fra quelli di cui all’art. 136, comma 1, lettere b) e c) del  decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.

Per quanto concerne le opere di cui al punto 4) si ricorda che l’installazione rientra nell’edilizia libera se l’intervento non ricade nella zona A di cui al decreto Ministero Lavori Pubblici 2 aprile 1968 n.1444.
Chiarita l’autonomia della disciplina paesaggistica rispetto a quella urbanistica, appare necessario il continuo aggiornamento dei tecnici rispetto alle novità introdotte dal legislatore.
Con “Blumatica Pratiche Edilizie” e “Blumatica Paesà”, si viene guidati nella scelta del titolo abilitativo e nell’individuazione della procedura paesaggistica. Il primo software consente di compilare i nuovi modelli nazionali e regionali per la richiesta del titolo abilitativo, la Segnalazione Certificata di Agibilità e la Comunicazione di Fine Lavori salvando tutta la documentazione in un unico file. E’ presente anche il modulo “Rifiuti Edili” con cui è possibile elaborare la documentazione da allegare alla pratica in materia di rifiuti del cantiere edile conformemente alle disposizioni di cui al D.L.gs. 152/2006 Parte IV. Con Blumatica Paesà, invece, si elaborano la relazione tecnico-illustrativa e gli elaborati grafici (contenuti cartografici, iconografici e grafici di rilievo e progetto, fotoinserimento e simulazione dettagliata dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione del progetto, ecc.).
 

 

        


 


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