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ISSN 1721-4890
Fondata nel 1933
Direttore Dino de Paolis
Protezione dei lavoratori da sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni e amianto)
- Angela Perazzolo
Protezione dei lavoratori da sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni e amianto)
Protezione dei lavoratori da sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogeni e amianto)
Agenti chimici |
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Valori limite di esposizioneI valori limite di esposizione professionale (VLEP), se non diversamente specificato, rappresentano il limite della concentrazione media ponderata nel tempo di un agente chimico nell’aria all’interno della zona di respirazione di un lavoratore in relazione ad un periodo di riferimento specificato (art. 222, D. Leg.vo 81/2008, comma 1, lett. d). La Direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro prevede che per stabilire i VLEP, gli Stati membri devono fare riferimento ai valori limite indicativi che vengono stabiliti in ambito europeo, valori al di sotto dei quali non sono previsti, in genere, effetti negativi a seguito dell’esposizione (di breve durata o giornaliera) all’agente chimico, nell'arco della vita lavorativa del soggetto esposto. Inoltre, l’art. 3, paragrafo 3 della medesima Direttiva stabilisce che gli Stati membri: - fissano un valore limite nazionale di esposizione per ogni agente chimico in relazione al quale sia attribuito, a livello comunitario, un valore limite indicativo di esposizione professionale; - nel definire i VLEP, devono tenere conto del valore limite europeo e determinarne la natura in base alla normativa e alla prassi nazionali. Come già detto l’elenco dei valori limite di esposizione professionale agli agenti chimici, la cui determinazione è conseguente all’emanazione delle norme europee in materia, è contenuto nell’allegato XXXVIII R al D. Leg.vo del 09/04/2008, n. 81 (Testo unico della sicurezza). Essi sono stabiliti in relazione a un periodo di riferimento di otto ore (valori limite di esposizione a lungo termine) e - per alcuni agenti chimici - per periodi di riferimento più brevi, salvo indicazione contraria di quindici minuti (valori limite di esposizione a breve termine) N1. L’elenco è stato da ultimo sostituito dal D. Min. Lavoro e Prev. Soc. 18/05/2021 (comunicato pubblicato nella G.U. n. 152 del 28/06/2021, n. 152), di recepimento della Direttiva 24/10/2019, n. 1831 che ha definito il quinto elenco di valori indicativi di esposizione professionale N2, proprio al fine di mantenerlo conforme alle norme europee in materia. Si riporta di seguito l’elenco dei valori limite vigenti di cui all’allegato XXXVIII cit., come da ultimo sostituito dal D. Min. Lavoro e Prev. Soc. 18/05/2021.
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Obblighi del datore di lavoroAi sensi dell’art. 223, D. Leg.vo 81/2008, nell’ambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro è tenuto ad effettuare la valutazione anche dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti chimici pericolosi, e ciò prendendo in considerazione in particolare, tra l’altro, i valori limite di esposizione professionale. Se i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, in relazione al tipo |
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Agenti cancerogeni o mutageni |
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Normativa di riferimentoLa disciplina della protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro è contenuta nel D. Leg.vo 09/04/2008, n. 81 (Testo unico sicurezza) e nella Direttiva 29/04/2004, n. 37. In particolare, si tratta del Titolo IX, Capo II, artt. 233-245, D. Leg.vo 81/2008 (norme sulla protezione dei lavoratori da agenti cancerogeni e mutageni), e degli allegati XLII R (elenco delle sostanze, delle miscele e dei processi) e XLIII R (valori limite di esposizione) del medesimo Decreto. |
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Valori limite di esposizione vigenti previsti dal D. Leg.vo 81/2008I valori limite di esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, se non altrimenti specificato, rappresentano il limite della concentrazione media, ponderata in funzione del tempo, di un agente cancerogeno o mutageno nell’aria, rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore, in relazione ad un periodo di riferimento determinato. Posto che il datore di lavoro deve provvedere affinché il livello di esposizione dei lavoratori all’agente cancerogeno sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile, l’esposizione non deve comunque superare il valore limite stabilito dalla legge (allegato III della Direttiva 2004/37/CE e allegato XLIII R del D. Leg.vo 81/2008). Si riporta di seguito la tabella dei valori nazionali vigenti di cui all’allegato XLIII del D. Leg.vo 81/2008, come da ultimo sostituito dal D. Min. Lavoro e Pol. Soc. 11/02/2021.
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Valori limite previsti dalla Direttiva 2022/431/UE non ancora recepitiCome già evidenziato, la Direttiva 09/03/2022, n. 431, pubblicata nella GUUE 16/03/2022, n. L 88, ha inserito valori limite per ulteriori sostanze che dovranno essere adottati anche in Italia entro il 05/04/2022. In particolare, nell’Allegato III della Direttiva 37/2004: a) viene sostituita la riga relativa al benzene con i seguenti nuovi valori limite
b) sono aggiunte le seguenti sostanze |
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Obblighi del datore di lavoro |
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Sostituzione dell’agente cancerogeno o riduzione della sua utilizzazioneAi sensi dell’art. 235, D. Leg.vo 81/2008, il datore di lavoro ha il dovere di evitare o ridurre l&rsquo |
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Valutazione del rischioIl datore di lavoro (art. 236, D. Leg.vo 81/2008) è tenuto ad effettuare la valutazione del rischio dovuto all’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni tenendo conto, in particolare: - delle caratteristiche delle lavorazioni; |
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Linee guida e orientamentiSi rinvia alla lettura dei seguenti documenti: |
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Amianto |
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Premessa e normativa di riferimentoL'amianto (anche definito “asbesto”) è il nome generico di una serie di minerali suddivisi a seconda del gruppo di appartenenza quali: - antofillite di amianto; - actinolite d’amianto; |
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Valori limite di esposizioneIl datore di lavoro deve provvedere affinché nessun lavoratore sia esposto a una concentrazione di amianto nell’aria superiore al seguente valore limite: 0,1 fibre per centimetro cubo di aria. Tale valore è misurato come media ponderata nel tempo di riferimento di otto ore. Quando il valor |
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Superamento dei valori limite in operazioni lavorative particolariNel caso di determinate operazioni lavorative in cui, nonostante l'adozione delle misure ordinariamente previste dalle norme per la protezione dai rischi di esposizione ad amianto, sia tuttavia prevedibile ritenere che la concentrazione di amianto nell’aria superi il valore limite di espo |
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Obblighi del datore di lavoro e valutazione del rischioPrima di intraprendere lavori di demolizione o di manutenzione, il datore di lavoro è tenuto ad accertare se vi siano o meno materiali a potenziale contenuto di amianto al fine di applicare, qualora vi sia anche il minimo dubbio sulla presenza di amianto in un materiale o in una costruzione, le misure di protezione previste dai citati artt. 246-261, D. Leg.vo 81/2008. In particolare, il datore di lavoro deve effettuare la v |
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