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05/06/2019

Linee guida per l'utilizzo di reti in composito per il consolidamento di edifici esistenti

Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha emanato Linee Guida per l’identificazione, la qualificazione, la certificazione di valutazione tecnica ed il controllo di sistemi a rete preformata in materiali compositi fibrorinforzati a matrice polimerica. Previsto un periodo transitorio per la commercializzazione anche in assenza di CVT.

Le Linee guida sono state adottate con il D. Cons. Sup. LL.PP. 29/05/2019, n. 292.

Il provvedimento reca le linee guida contenenti le procedure per l’identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di “sistemi di rinforzo” costituiti da reti in composito fibrorinforzate a matrice polimerica (FRP- Fiber Reinforced Polymer), da applicare sulle superfici degli elementi strutturali per il consolidamento strutturale di edifici esistenti con malte cementizie e/o di calce, ovvero mediante la tecnica dell’intonaco armato di tipo CRM (Composite Reinforced Mortar).
Non sono oggetto delle linee guida in commento le reti a matrici polimeriche termoplastiche.

Le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018), approvate con il D. Min. Infrastrutture e Trasp. 17/01/2018, prescrivono, al punto 11.1, che tutti i materiali e prodotti da costruzione, quando impiegati per uso strutturale, debbano essere identificabili, in possesso di specifica qualificazione all’uso previsto e debbano altresì essere oggetto di controllo in fase di accettazione da parte del Direttore dei Lavori. Il mmedesimo punto prescrive inoltre che i materiali e prodotti da costruzione per uso strutturale - ove sprovvisti di marcatura CE sulla scorta di una specifica norma armonizzata, debbano essere in possesso di un Certificato di Valutazione Tecnica (CVT), rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, anche sulla base di linee guida emanate dallo stesso CSLP.

Le NTC 2018 prescrivono altresì al punto 8.6:
- che gli interventi sulle strutture esistenti possono essere eseguiti con materiali previsti dalle norme stesse, o anche con materiali non tradizionali, purché nel rispetto di normative e documenti tecnici di comprovata validità come previsto dal capitolo 12 (cfr. Normativa tecnica per le costruzioni);
- che per gli edifici in muratura è possibile effettuare riparazioni locali o integrazioni con materiali analoghi a quelli originari, purché durevoli e di idonee caratteristiche meccaniche.

A tal proposito, il provvedimento in esame prevede un periodo transitorio di 12 mesi (e quindi fino al 29/05/2020) entro il quale i fabbricanti che abbiano presentato al Servizio Tecnico Centrale istanza di Certificato di Valutazione Tecnica (CVT), nelle more del rilascio o diniego del certificato possono commercializzare i prodotti per i quali è stata richiesta la certificazione, accompagnati da una apposita dichiarazione - resa sotto la propria responsabilità - che gli stessi sono conformi alle disposizioni delle linee guida.

Trascorso detto periodo transitorio, potranno essere utlizzati solo reti in composito in possesso di CVT rilasciato ai sensi della Linea Guida o di European Technical Assessment (ETA), sempre nel rispetto delle NTC 2018 e della Linea Guida.

 

Dalla redazione