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06/12/2018

Liguria: nuova legge su rigenerazione urbana e recupero del territorio agricolo

È stata pubblicata sul BURL 05/12/2018, n. 17 la L.R. Liguria n. 23 del 2018 sulla rigenerazione urbana e il recupero del territorio agricolo. La legge è stata approvata dopo le consultazioni pubbliche con le categorie produttive, i professionisti e gli enti locali. Abrogata la L.R. Liguria 29/2002.

La L.R. Liguria 29/11/2018, n. 23 ha l'obiettivo di rigenerare il patrimonio edilizio, soddisfacendo la domanda di rinnovamento strutturale, tecnologico-energetico e architettonico del patrimonio edilizio esistente, affrontando al contempo il problema legato all'abbandono del territorio agricolo e alla crescita delle aree boscate. 
Abrogata la L.R. Liguria 29/2002 (Misure di sostegno per gli interventi di recupero e di riqualificazione dei centri storici e norme per lo snellimento delle procedure di rilascio dei titoli edilizi).

RUOLO DEI COMUNI. La legge affida ai Comuni il compito di costruire regole idonee per una nuova domanda di sviluppo, individuando i luoghi dove maggiore è il bisogno di rigenerazione urbana e dove serve contrastare l’abbandono. I Comuni potranno individuare gli ambiti dove agevolare gli interventi di ricostruzione e rigenerazione, stabilendo norme specifiche in situazioni puntuali dove il degrado è maggiore. Si potranno, in particolare, individuare: zone che abbiano una grave carenza di servizi di urbanizzazione, con edifici abbandonati ed aree libere da recuperare; strutture con gravi problemi statici, tecnologici o energetici; aree dove vi siano accentuati fenomeni di marginalità economica e sociale.
Parallelamente, anche per quanto riguarda le aree boschive abbandonate, i Comuni potranno effettuare un censimento e prevedere interventi specifici per favorire il loro recupero con attività agricole, dando così risposte anche alle richieste da parte di nuove attività.

INCENTIVI PREVISTI. Per favorire questi interventi i Comuni potranno adottare incentivi attraverso l’abbattimento dei costi dei contributi di costruzione e altre forme di riduzione economica per recuperare, ad esempio, gli alberghi o l’esenzione dei contributi aggiuntivi per le quote di edilizia residenziale pubblica.

La Regione ha inoltre previsto l’utilizzo di un apposito fondo con una dotazione iniziale di circa 700 mila euro per favorire la realizzazione di progettazioni ed interventi di rigenerazione urbana, in particolare nei Comuni di minore dimensione e in quelli situati nell’entroterra.
 

Dalla redazione